Inventario biodiversità alle Papeteries du Léman
Impiantate in una zona contraddistinta da una forte sensibilità ecologica, prolungamento della riserva naturale del Delta della Dranse, le Papeteries du Léman beneficiano di un’ubicazione eccezionale.
In seguito all’Audit sulla biodiversità, condotto sul sito nel 2012, Bolloré Thin Papers si era impegnata a realizzare, nel 2013, un inventario completo della flora e fauna locali. L’ASTERS, Conservatorio degli spazi naturali dell’Alta Savoia, era stato incaricato di questo compito. Dopo una decina di visite sul sito, avvenute nel corso dell’anno, l’ASTERS ha pubblicato il suo rapporto nello scorso mese di ottobre.
Secondo questo rapporto, i nostri spazi verdi, che rappresentano il 75% della superficie totale delle PDL (155 283 m²), sono costituiti da undici habitat diversi, alcuni dei quali protetti e considerati come d’interesse comunitario, nonché prioritari ai sensi dei criteri del programma Natura 2000.
L’inventario della flora ha permesso di individuare 144 specie vegetali.
Due varietà, inserite nella lista delle specie vegetali rare e minacciate dell’Alta Savoia, sono considerate come vulnerabili. Si tratta della veccia a foglie sottili e della lattuga virosa.
Dieci specie di orchidee sono inoltre state scoperte, rappresentanti varie centinaia di esemplari, un campione che costituisce, su un’unica stagione di osservazione, una flora davvero notevole. Alcune di queste orchidee sono rarissime, come l’Ophrys apifera f. trolli, altre poco presenti in Alta Savoia e molte altre non erano più state osservate all’interno della Riserva Naturale dal 1997.
Per quanto concerne la fauna, sono state identificate 80 specie diverse.
Nella classe dei mammiferi, la specie più interessante, protetta e definita d’interesse comunitario, è quella del castoro europeo.
Un’altra specie protetta di grande interesse è rappresentata da una biscia viperina considerata come “in pericolo” e inserita nella lista rossa del dipartimento francese.
Nell’odine degli ortotteri, due gruppi sono particolarmente interessanti: il conocefalo grosso e la phaneroptera detta meridionale, vulnerabili, rispettivamente, nella zona alpina e in Alta Savoia.
Il nutrito gruppo delle farfalle include alcuni taxa caratteristici delle praterie secche e persino una specie, la Clossiana dia, sconosciuta finora all’interno della Riserva Naturale.
Per finire, alcune specie inedite d’insetti sono state osservate per la prima volta nel dipartimento, come, per esempio, una minuscola varietà di coccinelle di 2 mm circa.